L’argentino ha parlato durante la manifestazione
Il calcio di una volta non c’è più. È uno dei motivi per i quali la curva della Reggina da circa quattro lustri non canta mai per un solo giocatore, conscia che si ha spesso a che fare con professionisti e non altro. Negli ultimi anni, non a caso, gli unici cori ad personam hanno riguardato prevalentemente uomini che hanno fatto parte del club nel passato.
Da Mimmo Toscano ad Alfredo Aglietti passando per Simone Giacchetta. Dalla curva non è mai partito un coro che non fosse per la maglia e se qualche volta si è sentito qualcosa che andasse in direzione diversa è stato per iniziative estemporanee e non del cuore pulsante del sostegno amaranto.
Nel corso della manifestazione, però, ad un certo punto si è palesato German Denis. A 40 anni, con una carriera luminosa alle spalle e tanti altri fattori, non era un atto dovuto. Dopo il suo intervento è partito un coro forte e chiaro: “German Denis uno di noi”. Un’investitura importante per l’argentino che è senza ombra di dubbio il calciatore che negli ultimi anni ha acquisito la maggiore sintonia con la città. “Questa maglia – ha detto – me la sento cucita addosso” e alle parole spesso ha accompagnato i fatti.