
Le pagelle degli amaranto dopo l’ennesima sconfitta interna
COLOMBI 6 – Si fa trovare pronto sui tentativi di conclusione del Parma, non molti, ma incisivi.
PIEROZZI 5,5 – Bravo a limitare Man, poi al cospetto di Camara perde completamente la bussola. Spremuto. (dal 70′ CICERELLI 5 – Entra senza mordente e il suo contributo è a tratti dannoso.)
CIONEK 5 – Nervoso e quasi sempre particolarmente a disagio contro l’attacco (senza punte) del Parma. Momento negativo. (dal 45′ CAMPORESE 6 – Non commette particolari errori, nel finale idee poco chiare.)
GAGLIOLO 6 – Rientra e gioca sugli standard di inizio stagione. Magra consolazione.
DI CHIARA 5,5 – Cerca di dare il suo contributo di qualità e sostanza, ma le idee non sono quelle dei tempi migliori.
FABBIAN 5,5 – A sprazzi, sintomo di una condizione non eccezionale. Strappa poche volte e nella ripresa ha la palla del possibile vantaggio, che spara sui guantoni di Buffon.
MAJER 5,5 – Grande sofferenza a tenere in mano la mediana e ribattere a quella del Parma. Mette quello che può, cioè molto meno rispetto a quello ammirato da lui nel girone d’andata.
HERNANI 5,5 – L’asse con Menez è l’unica speranza attuale della Reggina di riaccendere la luce. Si prende le responsabilità, ma la brillantezza latita. (dall’82 GALABINOV sv – Certamente meglio nei fondamentali dei suoi compagni di reparto Strelec e Gori.)
RIVAS 5 – Forse sostituito quando aveva preso coraggio, però per almeno 40′ sbaglia tutto ciò che è possibile sbagliare. Il solito vorrei ma non posso. (dal 60′ CANOTTO 5 – Non segna dal 27 novembre e forse anche da quella data non si vede più una mezza giocata del giocatore brillante e imprevedibile del girone d’andata. La mancata copertura difensiva su Ansaldi è oggettivamente un brutto segnale.)
STRELEC 5 – Rappresenta in toto l’equivoco del progetto tecnico della Reggina. Le qualità ci sono e sono lavorabili, ma di certo difficilmente, ad oggi, ci si può aspettare da lui che possa fare la differenza. (dal 60′ GORI 5 – Non trova mai posizione e neanche riceve un pallone giocabile. Il gol di Cosenza, per ora, resta un lampo della sua stagione in chiaroscuro.)
MENEZ 6 – Il trascinatore e l’anima di una squadra che non ha idee e non ha molte forze. Esaltante nei suoi ripiegamenti difensivi, che ne denotano la generosità, prova la giocata nel primo tempo, poi l’età è un fardello anche per lui.
