A Frosinone un’altra gara con il 5-3-2, ma anche un’altra sconfitta
La partita contro il Frosinone, per la Reggina, è stata indiscutibilmnete segnata dagli errori difensivi. Il primo, il secondo e il terzo gol hanno vanificato quella che sarebbe stata una buona prestazione. A dimostrazione del fatto che, sopratuttto contro certi avversari, giocare con il 5-3-2 può dare buoni riscontri.
Andando, però, a valutare quello che è stato il ruolino di marcia da quando è maturato il cambio di modulo ci si accorge che il salto di qualità non è stato poi così importante. La Reggina ha perso a Genova, battuto Perugia e Venezia, pareggiato con il Benevento ed è uscita sconfitta con Brescia e Frosinone. 7 punti in 6 partite che sono una media superiore ai 6 nelle precedenti dieci del girone di ritorno, ma restano poca cosa. Soprattutto se si considera che si sono affrontate tante squadre di bassa classifica.
Inutile mettere in rilievo il fatto che le sconfitte abbiano avuto anche episodi come fattori preponderanti. Per onestà intellettuale occorre sottolineare che anche le vittorie lo sono state.
Questo, se non altro, certifica il fatto che non è il modulo a spostare gli equilibri tra le migliori fasi della Reggina di quest’anno e quelle peggiori.
A questo punto spero che ci salviamo. Lo stress mi sta ammazzando. Se ci salviamo, una squadra da rifare e purtroppo, un nuovo Mister. Non sono piu’ convinto delle sue qualita’. Forza Reggina!
Un po’ di coerenza grazie. Prima lo stesso Inzaghi predicava che gli interessavano le prestazioni e che la squadra non era adatta a chiudersi in difesa e che non bisognava guardare la classifica. Poi si è rimangiato tutto. Forza Reggina sempre.