
C’è un’atmosfera negativa e di rassegnazione, ma ci sono tre partite in cui si gioca il futuro
A Frosinone la Reggina aveva anche offerto una buona prestazione, ma i soliti errori hanno vanificato le cose buone che la squadra di Pippo Inzaghi aveva messo in mostra. Siccome non si tratta di un episodio, c’è quasi la sensazione che ogni partita sia una condanna dove, da un momento all’altro, possa subentrare il fattore negativo in grado di spostare in peggio gli equilibri.
Una forza inesorabile che è racchiusa da tredici punti in sedici partite e dall’altra spada di Damocle: la nuova penalizzazione in arrivo. E si ha quasi la sensazione che i tifosi puntino di più sugli avvocati nel vedere decurtati i punti delle sanzioni che non sulla capacità della squadra di ritrovare un buon rendimento in fatto di risultati.
Prima o poi le cose si auspica le cose possano cambiare, ma a fronte di attendere si ha quasi la sensazione che il campionato scivolerà così verso la fine. Oggi più che mai, però, è il momento di stare vicini a squadra e società, in modo da superare questo momento in cui ci si gioca il futuro a trecentosessanta gradi. Quando le cose torneranno in assetto potrà essere il momento delle riflessioni o delle analisi. La speranza è che, in attesa del giudizio del secondo deferimento, la risposta più efficace arrivi dal match contro il Como.
