Il difensore è uno dei grandi protagonisti della Reggina di Pippo Inzaghi

“Loro sono entrati in campo più decisi di noi”.  Lo ha ammesso Riccardo Gagliolo nel motivare cosa ci sia stato dietro il brutto primo tempo della Reggina a Venezia. Lo ha fatto da ospite della trasmissione di Video Touring Momenti Amaranto, sottolineando le difficoltà di una sfida legate persino alle dimensioni del campo.

“Il campo  – ha evidenziato – era stretto. Non sapevamo, inoltre,  come avrebbero giocato con l’allenatore llenatore nuovo. Hanno meritato di essere in vantaggio, la nostra fortuna è stato restare sotto  di un solo gol”.

Giusto il tempo di rientrare negli spogliatoi e fare quadrato. “Inzaghi – ha spiegato il difensore –  ci ha messo davanti le problematiche trovavamo in campo. Non gli è piaciuto il nostro atteggiamento. Dovevamo tornare in campo e fare quello che avevamo fatto nelle precedenti partite. Jeremy Menez tra le linee ci ha fatto trovare un po’ di qualità in più e siamo riusciti a ribaltarla con una reazione da grande squadra. Chi è subentrato ci ha dato l’energia che serviva”.

Non è, però, il momento di cullarsi dopo aver collezionato due pareggi contro Cagliari, Genoa e Venezia. “Chiunque  – ha ricordato il difensore – avrebbe firmato per fare sette punti in tre partite. Non dobbiamo, però, accontentarci. Nessuna partita è scontata e noi abbiamo perso con il Perugia“.

Gagliolo ha poi rivelato le emozioni di giocare davanti al pubblico di Reggio.  “Il Granillo – ha sottolineato –  è uno stadio spettacolare, come lo era l’Arechi. Anche lì era una grandissima emozione ogni volta che si andava in campo. Ad un giovane direi di fare un’esperienza al Sud, perché è una delle cose più belle che esista”.

Ora è il momento di ricaricare le batterie. “La sosta – ha evidenziato –   ci deve fare recuperare un po’ di energie  nervose e speriamo che la ripartenza sia migliore dell’ultima volta”.