Dopo la prima sconfitta casalinga, parla pubblicamente solo il patron amaranto
La prima sconfitta casalinga assomiglia tanto ad una sberla ben assestata che sta facendo traballare la Reggina. E’ il patron Luca Gallo a decidere che dopo il primo ko interno sarà lui ad incontrare i giornalisti in sala stampa:
“L’allenamento di domani lo abbiamo spostato al pomeriggio, da domani inizia una sorta di ritiro, non punitivo. Si é deciso tutti assieme di stare assieme, raccogliere le idee, fisiche e nervose. É un modo per stringersi intorno e stare assieme, ci sarò anche io. Per questo stasera parlerò solo io, l’allenatore ha preferito stare in silenzio, fare una bella dormita“, sottolinea il patron romano, che non vuole usare la parola “ritiro”: “Non mi piace chiamarlo ritiro. In un momento di difficoltà in una famiglia si sta tutti assieme, non si esce, si cena insieme”.
Gallo fa una breve analisi del momento: “Non vedo un momento di difficoltà, se si pensava che il campionato fosse finito, stasera é la riprova che nulla era finito. Da presidente-tifoso che non comprende alcune cose a livello tecnico, io vi dico che già alla quinta giornata pensavo alla serie B, perché appunto io sono tifoso, perché comunque penso che la Reggina é la squadra piú forte del campionato. É un momento in cui c’è un passaggio a vuoto, si può sbagliare, la squadra é fatta da esseri umani. Nulla è perduto, domenica c’è questa partita, io starò a vedere la Reggina, a soffrire per la Reggina. Io starò qui, nel mio piccolo starò qui“.
La notte amaranto è appena iniziata. Sino a notte fonda, nella pancia dello stadio Granillo, lo stato maggiore amaranto e il tecnico Toscano, hanno continuato un confronto che sicuramente proseguirà domani e fino alla vigilia della gara del Bari: una partita che può davvero valere una stagione.