Non può essere una sconfitta con il Monopoli a rompere il giocattolo nella lotta per la promozione diretta in serie B

Certo, il pomeriggio di domenica ha dato nuovamente ossigeno al campionato con il successo sofferto del Bari con l’Avellino. Bisognerà assolutamente pensare positivo, anche perché gli amaranto in parità numerica non avrebbero rimediato il secondo ko casalingo della stagione.

Purtroppo è andata male e occorre accettare il risultato finale, archiviandolo. La cosa da non fare è abbattersi. Assolutamente si deve rimanere concentrati sul pezzo, come dice Toscano. E a far capire agli amaranto che un incidente di percorso può capitare e i 7 punti di vantaggio sulla seconda sono un buon bottino da gestire. Ci ha pensato il pubblico del Granillo che al triplice fischio ha applaudito e voluto sotto la curva il gruppo come sempre. Calciatori che forse hanno accusato gli sforzi delle 3 gare in 7 giorni e in mezzo il blitz di 3 punti nel derby al Ceravolo col Catanzaro.

Adesso bisogna rialzarsi per evitare di lasciare campo libero a chi sta dietro. Nell’infausto 1 marzo in un colpo solo la Reggina oltre alla sconfitta, ha messo in risalto l’astinenza di andare in rete nelle gare interne per la prima volta nella stagione e l’ultima volta all’asciutto risale al 7 aprile scorso con la Sicula Leonzia. Se l’attacco piange, la difesa non ride. Infatti dopo 524 minuti la porta difesa da Guarna è stata violata, ma con il reparto titolare in campo sicuramente sarebbe stato diverso.

 “L’espulsione di De Rose ha cambiato l’inerzia del match, forse dopo potevamo fare di più. Ora dobbiamo soltanto pensare alla prossima gara col Picerno – è il pensiero di Gasparetto -, che sarà importante come le altre. Domenica non siamo partiti benissimo, come in altre gare. Era una partita equilibrata e il Monopoli in una gara secca ha messo tutte in difficoltà. Rimangono 9 gare da giocare ed è tutto nelle nostre”. Lo scrive oggi La Gazzetta dello Sport.