La squadra di Toscano ha sempre preceduto la formazione pugliese, tranne dopo la prima giornata. Massimo vantaggio di dieci punti
La Reggina ha chiuso il campionato “pre-Coronavirus” con nove punti di vantaggio sulla seconda, che da sette turni è il Bari.
Non si tratta del massimo vantaggio, ma quasi: il picco massimo è di dieci lunghezze.
In ogni caso, gli amaranto solo dopo una giornata sono andati dietro ai Galletti: proprio al primo turno della stagione, quando il Bari ha espugnato il campo della Sicula Leonzio e la Reggina ha fatto 1-1 a Francavilla.
Da quando la squadra di Toscano si è presa la vetta solitaria della classifica del girone C, il 23 ottobre dopo il 4-1 rifilato al Picerno, la Reggina aveva quattro punti in più dal Bari, limite mai toccato sino allo scorso 8 marzo.
Alla sedicesima giornata, dopo Reggina-Rende 4-1 e Bari-Teramo 1-1, amaranto a +10 dal Bari, ma Galletti al quinto posto.
Al giro di boa, Reggina ha chiuso a dieci lunghezze di divario dalle seconde, Potenza e Bari.
Dopo il primo ko della Reggina, l’11 gennaio contro la Cavese, solo 1-1 per il Bari sul campo della Viterbese: divario a +9.
Con il ko casalingo degli amaranto contro il Francavilla il 23 gennaio, Bari ha ridotto il divario a sei punti, il punto di maggiore vicinanza tra i due team. Confermato dopo lo scontro diretto del 26 gennaio. Da lì in poi una montagna russa, ma con la Reggina sempre a debita distanza.
Dopo Monopoli-Bari 2-2 e Reggina-Ternana 1-0 a +8, alla ventottesima (dopo Catanzaro-Reggina 0-1 e Ternana-Bari) +10, dopo Reggina-Monopoli 0-2 e Bari-Avellino 2-1 si scende a +7 e infine si torna a +9 dopo Picerno-Reggina 0-2 e Catanzaro-Bari 1-1.
Ora la speranza è che tutto torni alla normalità e che la corsa alla B diretta possa ricominciare: significherebbe ripartire con la vita quotidiana e con il calcio giocato.