Il centrocampista segue costantemente la squadra amaranto in cui potrebbe tornare a distanza di circa nove anni dall’ultima volta

Reggino doc e cresciuto nel settore giovanile amaranto. Simone Missiroli è tra quei calciatori, i cosiddetti figli del Sant’Agata, che sono riusciti ad arrivare in alto, nel calcio che conta, attraverso sudore e sacrificio, passando dal pianeta Reggina. Circa nove stagioni in prima squadra con la maglia amaranto per ”il missile”, che dopo aver lasciato la sua Reggio è diventato un punto fermo del Sassuolo (club con il quale ha giocato per sei stagioni, vincendo il campionato di Serie B, giocando in A per cinque anni ed esordendo persino in Europa League), prima di passare alla Spal (nell’estate 2018), dove tutt’ora milita.

Oggi, Missiroli è una delle suggestioni di mercato del presidente Luca Gallo, il quale vorrebbe riportarlo alla Reggina. Proprio ai canali ufficiali del club amaranto, il centrocampista classe ’86 ha fatto il punto della situazione a riguardo, tra passato, presente e futuro.

Sulla Reggina attuale – “Ho l’abbonamento per vederla ed ho visto tutte le partite che ho potuto. Ho visto una squadra completa, aggressiva, che concretizza molto e che ha fatto un girone d’andata straordinario. Ha dimostrato di essere una squadra matura, riuscendo a vincere anche le partite più difficili e quelle sporche”.

”Un mio ritorno? Ho 33 anni e spero di giocare ancora a lungo. Sicuramente sarebbe bellissimo tornare, ma ad oggi ho un contratto con la Spal, anche se nella vita mai dire mai. Intanto, spero che la Reggina riesca a concludere questa cavalcata e tornare in alto”.

Sul Sant’Agata – ”Ricordo gli allenamenti al Sant’Agata da piccolo, c’erano ancora i campi in terra e andavamo a fare la doccia in una struttura vicino al centro sportivo. Adesso è diventato straordinario, è cresciuto moltissimo ed è diventato tra i più belli d’Italia. Tutti noi giovani sognavamo di arrivare ad allenarci nel campo uno, ovvero con la prima squadra”