Il pensiero sul futuro del campionato di C (che a suo avviso non riprenderà) e la Serie B per le prime dei tre gironi, poi gli elogi a Toscano e Taibi: il cuore amaranto di Simone Giacchetta continua a battere per la Reggina
Direttore sportivo dell’Albinoleffe, nel girone A di Serie C, Simone Giacchetta è tra gli ex amaranto più amati della storia della Reggina. Una vera e propria bandiera del Club considerando le dieci stagioni trascorse in riva allo Stretto, due delle quali con la fascia da capitano al braccio.
Ai microfoni della Gazzetta del Sud, Simone Giacchetta ha espresso il suo pensiero circa il futuro del campionato e le sorti della sua ex squadra, la Reggina, facendo anche un confronto con quella della stagione 1994/95, che tornò in B prima di arrivare, cinque stagioni dopo, in massima serie.
Sul futuro della Serie C – ”Il 4 maggio è la data da cerchiare in rosso in quanto vi sarà l’assemblea di Lega. Credo che la A e la B riusciranno a riprendere, mentre in Lega Pro non penso sia possibile, la maggior parte dei presidenti vorrebbe fermarsi. A prescindere dall’esito dell’assemblea, Monza, Vicenza e Reggina possono considerarsi in B, lo meritano per il percorso fatto.
Più forte questa Reggina o quella del ’94/95? Si parla di epoche diverse. Avevamo una squadra più forte ed il campionato di allora era più difficile. C’era anche Toscano in quella squadre e Zoratti ci alternava sulla fascia. Mimmo sta facendo un ottimo lavoro, al pari di Massimo Taibi altro mio compagno in riva allo Stretto.
