Solo dopo la prima giornata il Bari davanti alla squadra di Toscano. Massimo distacco dieci lunghezze, dal 23 ottobre mai sotto le quattro lunghezze
Il Bari parla di meriti sportivi, ma mai come nel caso della Reggina si può utilizzare il concetto di superiorità dimostrata sul terreno verde. Non parliamo delle prestazioni o del gioco, ma sopratutto dei numeri, quanto mai significativi nel caso specifico.
Durante il campionato fermato dal Covid-19, il Bari solo una volta si è piazzata davanti alla Reggina, esattamente alla prima giornata, quando i Galletti hanno espugnato il campo di Lentini e gli amaranto hanno pareggiato a Francavilla, poi i ragazzi di Toscano sempre davanti.
Il vantaggio massimo di dieci lunghezze, esattamente dalla sedicesima (Reggina-Rende 4-1 e Bari-Teramo 1-1, Galletti addirittura quinti) alla diciannovesima giornata, poi ancora alla ventottesima dopo Catanzaro-Reggina 0-1 e Ternana-Bari 2-2. Il minimo vantaggio, +4, addirittura lo scorso 23 ottobre, il giorno in cui la Reggina si prese la vetta della classifica del girone C. Da allora, mai sotto le sei lunghezze, mantenuto dal recupero della ventesima giornata e sino alla ventisettesima, quando gli amaranto rifilarono un secco 3-0 alla Paganese e il Bari impattò sul campo della Cavese.
Insomma, l’andamento del torneo, pur sottolineando che alla fine mancavano otto partite, era abbastanza chiaro e consolidato, senza dimenticare che l’8 marzo la situazione di classifica vedeva la Reggina a +9 sul Bari, un vantaggio mai verificatosi negli ultimi anni nel girone C.