Mercoledì è in programma l’attesa riunione tra le componenti federali, che dovranno dare delle indicazioni sui tornei professionistici. “Rischio” di un ennesimo appuntamento interlocutorio
Si decide o non si decide? Lo spettro che agita il calcio italiano è quello della “responsabilità“. Nessuno vuole avere in mano l’ultima “boccia” e determinate grandi o piccole questioni. Con le enormi incertezze di un sistema da sempre molto loquace, ma assai poco concreto, mercoledì è in programma un Consiglio Federale che tutti attendevano come lo spartiacque tra la vecchia e la nuova era del movimento calcistico del Belpaese.
E invece, il rischio di una nuova tappa interlocutoria è assai concreta. Si, per carità, il confronto potrà essere utile a fissare determinati paletti, del tipo che blocco retrocessioni e ripescaggi stabilito dalla Lega Pro sono un’idea da cassare immediatamente: ma tutti gli altri problemi del “pianeta calcio”? La decisione sulla ripresa dei campionati fermati dal Covid? L’eventuale ufficializzazione delle squadre vincenti dei tornei? I tifosi della Reggina potrebbero dover rinviare il via libera al ritorno tra i Cadetti.
Dunque, cosa aspettarsi dal CF?
Il tema chiave, al di là delle riforme che certamente non si possono impostare in un singolo confronto, riguarda ovviamente l’aggiornamento sulla ripartenza della serie A. Sulla scorta di ciò, Gravina e gli altri potrebbero decidere di non bloccare ancora B e Lega Pro, mentre andranno a concludere i tornei dilettantistici.
Insomma, l’attesa rischia di protrarsi ulteriormente: e i tifosi guardano sempre più perplessi.
Ci aspettiamo che non facciano imbrogli.