Da più fronti si spinge per mettere in pratica la rivoluzione (numerica) del calcio professionistico italiano. La cadetteria a due raggruppamenti è una ipotesi concreta, ma serve l’intervento legislativo per la C semiprofessionista
Riforma subito o chissà quando? Intanto le ipotesi continuano a circolare nelle stanze del poter calcistico, il piano dell’asse Gravina–Sibilia è stato più volte reso noto tramite organi d’informazione: B a 40 squadre con due gironi, C semiprofessionistici e poi la serie D.
Ad oggi, dunque, la riforma è certa, resta da capire quando. Subito? Complicato considerando che ammettere squadre in B, molte delle quali arrivate al settimo posto del campionato di C, porrebbe delle problematiche meritorie. Inoltre, quale sarebbe lo status della serie C “minus”? La categoria semiprofessionistica non è possibile, salvo intervento del legislatore, a meno che non si applichi il Dilettantismo nella nuova terza serie.
Altra problematica riguarda la distribuzione delle risorse, un’altra questione mica banale. La serie A darà via libera a nuove risorse e quanto spetterà dell’attuale torta alla nuova serie B allargata? Si vedrà nei prossimi incontri in Federazione, con la riunione di inizio giugno che rischia di essere molto importante.
Imbarazzante questa proposta.
Doppio delle squadre in B con metà delle risorse….con questa crisi la serie A darà più soldi?basta questo per capire che sono chiacchiere
Per me bisogna programmare e avvertire tutti squadra dirigenti. Mi sembra più giusto partire dal 2021 /2022.