Esattamente 17 anni fa gli amaranto battevano la Dea allo stadio Atleti Azzurri d’Italia ed ipotecavano la salvezza nella massima serie
Due giugno 2003. Stagione 2002/03, gara di ritorno dello spareggio retrocessione tra Reggina e Atalanta, che allo stadio ”Atleti Azzurri d’Italia” di Bergamo vanno in scena per il secondo (ed ultimo) atto del doppio confronto. Cinque giorni dopo la gara d’andata, atalantini e reggini tornano in campo, anche se avrebbero dovuto giocare il giorno prima (1 giugno), con la gara che poi è stata rinviata a causa di una fitta grandinata.
Stavolta, giorno della festa della Repubblica italiana, a Bergamo non piove. Stadio tutto esaurito, 2.000 tifosi amaranto al seguito ed un colpo d’occhio davvero notevole da parte delle due tifoserie.
Inizia la partita e dopo 18 minuti i padroni di casa passano in vantaggio con un guizzo di Natali, il quale anticipa tutti in seguito ad un calcio d’angolo. Al 33′ arriva la risposta della Reggina, che trova il pareggio con Cozza, che va in gol dopo una carambola.
La ripresa si gioca su ritmi alti, c’è tanta tensione e brividi da ambo le parti, con Belardi chiamato a due grandi interventi. A 5′ dalla fine, la svolta. Diana serve dalla destra Emiliano Bonazzoli, quest’ultimo si trova nei pressi del limite dell’area e lascia partire un tiro di sinistro che si insacca all’angolino.
Boato amaranto, la Reggina sbanca Bergamo e conquista la salvezza: la salvezza è tutta calabrese…
L'angolo dell'avversario
Verso Genoa-Reggina, Salcedo: “I tifosi ci daranno una mano”
