Lo storico dirigente entusiasta per l’impresa degli amaranto: “Gruppo solido e compatto, il vero artefice è l’allenatore”
La promozione in B con Nevio Scala, il sogno Serie A svanito ai rigori, Pino Benedetto ha vissuto questi e tanti altri ricordi da dirigente della Reggina. Riuscì a fondare la nuova Reggina Calcio 1986 e ottenne l’iscrizione al campionato di C1: “L’anno successivo fu Serie B, dopo un torneo difficile, concluso con la vittoria contro la Virescit. Ricordo ancora i ventimila tifosi che ci seguirono a Perugia”, ha detto Benedetto a La Gazzetta del Sud.
Lo storico dirigente non ha mai smesso di seguire la Reggina ed ora gioisce per il meritato ritorno in Serie B degli amaranto: “Con l’entusiasmo, unito alla competenza dell’allenatore, si possono ottenere buoni risultati. Dal primo giorno ho notato un gruppo tecnicamente forte, anche sotto il profilo mentale”. Benedetto non può non lodare il tecnico Mimmo Toscano per quanto fatto, e racconta un retroscena: “Artefice dell’impresa è stato soprattutto Toscano. Vi racconto un particolare che forse in pochi conoscono. Il primo iscritto nel registro dei dipendenti della Reggina Calcio del 1986 fu proprio Mimmo, era un quindicenne di belle speranze”.
Bendetto valuta l’imminente arrivo di Menez, e dà un consiglio al francese: “Dovrà avere la stessa umiltà che hanno dimostrato Denis e Reginaldo. E’ un elemento di qualità, ma non basta solo il talento”.
ma non si chiamava Pino Benedetto?!