Gesto vile da parte di un gruppo di pseudo tifosi del Catanzaro. Il racconto della vittima: ”è inammissibile, ‘colpevole’ di essere un supporters amaranto. Ma sporgerò denuncia…”
Ha dell’incredibile quanto successo nella giornata di ieri in uno stabilimento balneare di Soverato, in provincia di Catanzaro, dove un tifoso della Reggina è stato aggredito da un gruppo di ultras giallorossi.
A dare “fastidio”, sarebbe stata la maglietta che il tifoso amaranto indossava, ovvero quella celebrativa per la promozione in Serie B della Reggina.
“Avevo appena finito di pranzare con alcuni amici quando un uomo si è avvicinato intimandomi di togliere la t-shirt che indossavo”, spiega la vittima, di nome Filippo Forti (infermiere in servizio all’ospedale di Soverato), alla Gazzetta del Sud. ”In un primo momento pensavo fosse uno scherzo e mi sono messo a ridere, poi però in un istante mi sono trovato accerchiato da un gruppo di persone, 5 o 6, che hanno iniziato a sferrarmi dei pugni”.
”Le persone che hanno assistito alla scena sono subito intervenute per difendermi ed i proprietari del locale mi hanno trascinato verso la cucina, mentre le persone che mi hanno aggredito si sono allontanate. Ricordo che avevano una maglietta con la scritta Ultras Catanzaro e potevano avere tra i 30 e i 40 anni”.
”Denuncerò quanto successo, è inammissibile essere aggredito soltanto perché tifoso della Reggina”. Un accaduto che ha lasciato senza parole e che non ha assolutamente nulla a che vedere con il calcio, perchè gesti simili, che ci auguriamo vengano prontamente condannati, rappresentano la parte cattiva della rivalità sportiva, che invece dovrebbe limitarsi a semplici cori, striscioni e sfottò.
“loro si sono elevati”(cit. Gaetano)