L’ex attaccante, oggi allenatore dell’Ascoli, commenta il suo ritorno in panchina e la difficile missione di mantenere la categoria. Senza dimenticare il suo passato a Reggio Calabria
Davide Dionigi ha da poco preso in mano le redini dell’Ascoli, che in stagione aveva già cambiato tre tecnici, rasentando pericolosamente la zona retrocessione, nonostante una squadra discretamente competitiva.
L’ex Re Davide, dopo la vittoria dei suoi a Cosenza, crede un pò di più alla salvezza e intervenuto a Gazzetta dello Sport parla delle sue impressioni: “La B è molto più fisica rispetto a cinque anni fa quando ho fatto l’ultima esperienza a Varese. La qualità si è alzata, ci sono tanti giocatori pronti per la A. Sono stati due anni difficili, serbo dentro di me tanta rabbia. Tutti sbagliamo, ma ho pagato anche colpe non mie e ora trasmetto questa rabbia ai ragazzi. Per evitare la ruggine ho studiato, per evitare lo sconforto ho cercato di farmi trovare pronto“.
Dionigi non dimentica il suo passato alla Reggina, prima da calciatore e poi da allenatore: “La mia storia è legata a Reggio Calabria. Anche da allenatore, pur essendo andato via a 7 giornate dalla fine: gli insuccessi aiutano a migliorare“.
Sui suoi modelli dice: “Ho imparato da Mazzarri alla Reggina, era un innovatore. O da Colomba e Ventura, poi ho studiato Gasperini e altri: mi ha sempre appassionato, mettendoci del mio“.