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Reggina: pubblico sì o no? Balla una cifra tra i 3 ed i 4 milioni

Gli amaranto avrebbero bisogno del loro pubblico, ma l’eventuale danno economico da stadio chiuso sarebbe rilevante.

Non c’è intervista in cui Luca Gallo, Massimo Taibi, Mimmo Toscano o i calciatori della Reggina non mettano in rilievo quanto i tifosi reggini rappresentino una marcia in più per il club.

Il Granillo versione 2019-2020 è stato una specie di riedizione degli anni della Serie A o comunque una replica degli anni in cui la passione era ai massimi storici come alla fine degli anni ’80.

Giocare davanti ad un pubblico del genere e stravincere un campionato è stata una specie di consacrazione. Per altri, invece, è stato emozionante pur avendo calcato palcoscenici di rilevanza mondiale. Basti pensare al fatto che German Denis ha giocato alla Bombonera e Reginaldo al Maracanà.

Reggina: Reggio è amaranto come nei giorni migliori

La città, nel frattempo, è tornata a colorarsi d’amaranto. L’entusiasmo e le macchie amaranto sono tornate a far capolino in tanti quartieri. Sembrano davvero esserci tutti i presupposti affinché nel prossimo campionato di Serie B si possano mantenere medie spettatori degne della massima serie. Già l’anno scorso neanche in cadetteria c’erano squadre che avevano affluenze degne di Bari e Reggina.

Tutto bello, se non ci fosse di mezzo il coronavirus. Al momento c’è molta incertezza su ciò che accadrà.  Si inizia ad ipotizzare una riapertura parziale degli stadi quantomeno nelle aree meno colpite, ma è pur vero che a livello mondiale l’emergenza non accenna a placarsi. Qualche focolaio in Italia genera apprensione.

Superare la pandemia resta un problema di maggiore rilevanza rispetto alle esigenze del calcio. E di fatto i tifosi della Reggina hanno già pagato con una discutibile strumentalizzazione qualche manifestazione di giubilo.

Reggina: Granillo dodicesimo uomo, anche nei conti

E’ anche il momento, però, di fare i conti.  Lo scorso anno il club ha incassato circa 1,5 milioni dal botteghino del Granillo e ancora c’erano da giocare delle partite, almeno una delle quali con un potenziale boom di presenze legato al possibile giorno della matematica promozione (poi arrivata con delibera Figc).

Soldi a cui, ovviamente, vanno dedotte tasse, spese organizzative e percentuali da dare alle squadre in trasferta, compensate però almeno in parte da quando si è nella posizione di essere ospiti.

Un contributo comunque importante agli ingenti investimenti di Luca Gallo.

E’ ragionevole credere che una Reggina ambiziosa in Serie B possa valere tra i 3 ed i 4 milioni di incasso, a seconda dell’andamento del torneo.

Cifre che altre squadre non avrebbero a disposizione, alla luce dei numeri  del botteghino.  L’augurio per tutti è che presto la situazione migliorerà.  Ad oggi, però, l’ipotesi più credibile è che gli impianti riaprano a capienza ridotta e con collocazione distanziata degli spettatori.

 

 

 

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