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Reggina, Gallo: ”Nella mia follia ho sempre creduto nella B. Sono un uomo di parola…”

Il massimo dirigente amaranto ha ripercorso il suo trascorso in riva allo Stretto: dal momento del suo arrivo alla conquista della B

Il suo arrivo ha portato una ventata di entusiasmo che in riva allo Stretto non la si vedeva da tempo, troppo tempo. Ha fissato dei punti e li ha rispettati tutti, prendendo i consensi di una città intera oltre che di una tifoseria che è tornata a sognare in grande.

Luca Gallo è il principale artefice della rinascita della Reggina e della cavalcata amaranto verso la Serie B, serie nella quale i calabresi militeranno nella prossima stagione.

Il patron romano, intervenuto nel secondo numero di BMagazine, periodico online lanciato dalla Lega Serie B, ha ripercorso le sue tappe in riva allo Stretto. Di seguito, le sue parole:

IL SUO ARRIVO TRA IL DICEMBRE 2018 ED IL GENNAIO 2019. ”In quel frangente ho fatto quello che so fare a livello societario e gestionale, quello devo dire mi è riuscito bene. Invece a livello sportivo ne capisco poco, mi considero un semplice tifoso. Dal punto di vista imprenditoriale credo sia stato l’affare peggiore della mia vita. Invece dal punto di vista del cuore la cosa più bella. Il calcio per me è passione e divertimento, è tutto sentimento. Quando ho acquistato la Reggina il lato sentimentale ha prevalso… Sono felice. Sono nato a Roma, ma papà e mamma sono calabresi. Cosa mi hanno detto? Mio papà purtroppo non c’è più, mia mamma mi ha detto un paio di cose in calabrese stretto ma non ci ho capito molto. Poi mi ha accarezzato il viso e lì ho capito che era contenta”.

PERCHE’ HA INVESTITO NEL CALCIO.In Serie C è solo spesa e non c’è ritorno economico. E’ una categoria che si regge sulla passione dei presidenti. Reggio è una piazza importante e la Reggina è una società storica, una nobile del calcio. Prendere la società è stato un grande impegno, nato per passione ma che ora va portato avanti in maniera imprenditoriale”.

B AL PRIMO TENTATIVO. L’anno scorso a livello sportivo ho potuto fare poco o nulla. C’erano problematiche a livello societario da risolvere. Ho gestito la parte prettamente economica e gestionale del club. Si è cercato di fare il miracolo in corsa ma era praticamente impossibile: io ho fatto il preliminare il 22 dicembre, ho acquistato la società formalmente il 10 gennaio 2019 e fino alla fine del mese non si è potuto fare nulla. Quest’anno invece la squadra è stata costruita con calma. E’ venuta fuori una stagione sorprendente, un tifoso ci crede sempre, a volte pure in modo poco razionale e io ci ho sempre creduto nella mia follia! Abbiamo vinto con merito, stracciato tutti i record. C’è stato un momento in cui insieme alla Juve la Reggina era l’unica squadra professionista imbattuta in Italia. Poi siamo rimasti gli unici in Europa insieme al Liverpool”.

PROMESSE MANTENUTE. ”Sono un uomo di parola, una persona all’antica. Se do la mia parola la mantengo, per me conta tanto. Vengo da una situazione economica molto difficile nella mia infanzia, mio padre faceva il falegname… Quando non hai possibilità economiche la parola data conta di più perchè hai solo quella”.

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