La Reggina sceglie di affiancare ad Enrico Guarna un estremo difensore di grande talento, considerato un enfant prodige.

Alessandro Plizzari, da un amaranto all’altro. Da quello labronico del Livorno a quello dello Stretto.  E poco importa se lui di solito indossa una divisa di un colore diverso come si richiede ad ogni portiere.

Di certo c’è che arriva a Reggio Calabria con la voglia di dimostrare che ciò che si diceva di lui corrisponde ancora  a realtà.

E’ un ragazzo nato nel 2000 che, al momento, non ha dato tra i professionisti ciò che ci si aspettava. Tanto per intendersi, ad un certo punto si diceva che fosse più forte di Gigio Donnarumma.  Avere avuto una presenza così ingombrante all’interno del settore giovanile del Milan con solo un anno in più, non lo ha privato della possibilità di dimostrare di essere un talento cristallino.  Non a caso è da tempo nel giro delle nazionali azzurre. Under 21 compresa.

Le caratteristiche fisiche sono dalla sua: circa 190 cm per 77 kg rappresentano numeri consoni ad un portiere moderno, alto abbastanza da farsi valere sulle palle alte e non così troppo da gare in agilità. In molti lo paragonano ad Allison.

La missione con cui arriva sullo Stretto è quella di mettere a tacere tutte quelle voci che, negli ultimi tempi, gli hanno affibbiato l’etichetta di ‘sopravvalutato’.  Aver giocato in due squadre deboli che, a fine stagione, sono entrambe retrocesse in C non lo ha aiutato. A Terni, però, ha fatto molto meglio che a Livorno.

Non ha punti deboli, dato che anche con i piedi se la cava bene. E’ il tipico portiere a cui manca l’ultimo step mentale per fare il salto di qualità, per evitare qualche calo di concentrazione o un’eccessiva percezione della tensione che possono giocargli brutti scherzi.

Ecco qualche parata: