Il giovane estremo difensore classe ’98 riparte dal Gubbio in Serie C ma ricorda Reggio Calabria, dove arrivò per mano del ds Basile nell’estate 2017: chiuse la stagione con 35 presenze

Quella di Reggio Calabria, probabilmente, per Tommaso Cucchietti è ad oggi l’esperienza più importante della sua carriera. Non per il posizionamento finale in classifica (15° posto), che invece rappresenta il suo peggior risultato in tal senso (visto il 10° con l’Alessandria ed il 4° con il Sudtirol), bensì per una questione prettamente legate al suo percorso di crescita e, di conseguenza, alle prestazioni offerte in campo.

In quell’annata (2017/18), il giovane portiere (allora 19enne) conquistò punti preziosi direttamente dalla sua porta, a suon di interventi importanti e alle volte decisivi. Fu tra le note liete di quella squadra amaranto, che tra diverse difficoltà riuscì poi a centrare la salvezza.

Da qualche settimana si è trasferito a titolo definitivo al Gubbio (dal Torino) ed oggi, ai microfoni di GubbioFans.it ha parlato di questa nuova esperienza, senza però dimenticare la piazza dove la sua carriera tra i professionisti ebbe inizio: Reggio Calabria.

“Diciamo che è vero che provengo da esperienze in serie C importanti – dice l’estremo difensore – a partire dalla piazza della Reggina. Da lì è iniziato il mio percorso in questa categoria. Mi ispiro al portiere Buffon. Ma qua a Gubbio sono passati dei portieri importanti che hanno fatto carriera, vedi Eugenio Lamanna. Perciò sono felice di stare a Gubbio e posso lavorare con un preparatore come Pascolini che ne ha visti tanti sotto le sue mani. Posso dire che c’è stato subito un bell’impatto con la gente e con la città”.