Gli amaranto vincono con un punteggio striminzito, ma avrebbero potuto ampliare il margine con gli abruzzesi per quanto espresso.

Dopo il pareggio di Salerno, la Reggina trova una vittoria nella seconda uscita ufficiale stagionale. Gli amaranto hanno ragione del Teramo tra le mura amiche e si guadagnano l’accesso al terzo turno di Coppa Italia. Ad attendere la squadra di Mimmo Toscano ci sarà il Bologna.

Nel deserto del Granillo, riaperto per la prima volta dopo il lockdown, i padroni di casa riescono a far valere la categoria di differenza contro gli abruzzesi. Dopo un approccio timido, Mastour e compagni escono alla distanza e un passo alla volta cominciano a vincere, uno dopo l’altro, i duelli con gli avversari.  In talune circostanze è la velocità di Di Chiara a fare la differenza, in altre la fisicità di Folorunsho e in altre ancora la tecnica di Mastour.

Gradualmente la Reggina si impossessa del pallino di gioco e offre una prova abbastanza soddisfacente, pur dando l’idea di spingere raramente sull’acceleratore.

Il gol che decide la sfida arriva al 34: cross di Mastour da destra, sul secondo palo sbuca Di Chiara che chiama alla grande parata Valentini. La deviazione, però, finisce su Piacentini che insacca nella propria porta.

E’ un’autorete, perciò, ad alterare l’equilibrio di una sfida dove il migliore in campo è proprio il portiere della formazione di Paci. Il dato racconta inequivocabilmente quanto le occasioni da rete avute legittimino la vittoria amaranto, molto più di quanto non dica il punteggio.

Toscano incassa il successo ed anche buone prove da calciatori dai quali si attendeva risposte important: Mastour, Folorunsho e Lafferty su tutti. Quest’ultimo ha dato l’idea di non essere ancora al top della brillantezza, ma di avere molta voglia di essere utile alla causa. Il nord irlandese ha speso ogni goccia di sudore possibile per rincorrere gli avversari e si è anche creato qualche occasione da rete.

Tra le note da segnalare: l’esperimento Liotti sulla linea dei centrali difensivi e l’esordio  nella ripresa di Thiago Cionek. Il brasiliano naturalizzato polacco è persino andato vicino al gol con un colpo di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo.