Alle ore 15 (non alle 14, orario cambiato) si va in campo per una sfida che avrà diversi significati: sociali e calcistici.
Virtus Entella – Reggina è una partita che racchiude tanti significati. Il primo è assolutamente sociale. Per la prima volta dopo il lockdown gli amaranto giocheranno una gara dove ci sarà del pubblico.
Saranno meno di 1000, tiferanno per i padroni di casa e dovranno rispettare norme che in una fase di normalità sarebbero state difficili da immaginare in uno stadio. Il calcio, però, è della gente e e ritrovare il concetto, seppur in maniera molto superficiale, potrà essere una speranza per tutti.
Poi c’è il calcio, quello giocato. La Reggina si troverà di fronte una sfida che cela tutte le insidie che si conoscono della B.
Il primo è che ci si possa cullare sulle prestazioni precedenti. Ogni partita va affronta con l’approccio giusto e consci di vivere un campionato dove ogni pronostico può essere ribaltato.
L’altro è affrontare un avversario che apparentemente non ha un nome blasonato. La Virtus Entella è una squadra che è frutto di una società che sa fare calcio, sta da anni in B con merito e soprattutto ha un mix di esperienza e gioventù che può fare male a chiunque.
La Serie B è un campionato dove ogni vittoria si costruisce lottando centimetro dopo centimetro.
Quando Mimmo Toscano parla di importanza di approccio si riferisce proprio alla necessità di non lasciare nulla al caso.