Il tecnico dei Ramarri non evoca bei ricordi al club dello Stretto
Il Pordenone, al momento, ha ottenuto tre pareggi nelle prime tre partite, prima di cedere contro il Cittadella. I ramarri neroverdi, ad onor del vero, hanno avuto un calendario molto difficile, avendo già affrontato diverse squadre candidate alla vittoria finale o comunque accreditate per poter fare un buon campionato (oltre ai veneti, ci sono Cittadella, Spal e Vicenza).
Attilio Tesser, al momento, ha sempre schierato la squadra con il 4-3-1-2. La punta di diamante è l’attaccante Diaw. L’italo-senegalese è stato acquistato in estate dal Cittadella per 1,2 milioni. Tra i calciatori più in vista ci sono il centrocampista Giacomo Calò, centrocampista che la Reggina aveva cercato in estate e che oggi guida la linea mediana dei centrocampisti. Tra gli uomini più rappresentativi c’è anche Camporese, che ha un passato in A nella Fiorentina. Dietro le punte Tesser ha alternato Mallamo, Gavazzi e Ciurria. Il secondo non sarà disponibile, mentre il primo torna a disposizione.
Il 4-3-1-2 è una sorta di marchio di fabbrica per Attilio Tesser che, proprio nel trequartista, ha un uomo chiave del suo gioco. Il tecnico evoca brutti ricordi alla Reggina, come quella semifinale play off in cui proprio colui che giocava dietro la linea delle punte (Rigoni) inflisse una clamorosa beffa alla squadra allora allenata da Gianluca Atzori. Quella squadra faceva leva proprio sulla duttilità di Rigoni e sulla verve offensiva di attaccanti in grande spolvero come Bertani e Gonzalez.
