Un gol di Castro decide la sfida tra gli amaranto e gli estensi, ma Denis e compagni hanno fatto di tutto per perdere

La Reggina perde la sua imbattibilità in campionato. Al Granillo passa la Spal, ma nel successo degli estensi c’è molto dolo da parte della squadra di Mimmo Toscano.

Gli amaranto, nel complesso, giocano una partita sensibilmente migliore rispetto a quella degli avversari, ma perdono.

Lo fanno perché dopo venti minuti restano in dieci per effetto di una parolaccia detta da Menez al guardalinee. Pessima scelta quella dell’arbitro di espellere il francese per espressioni come se ne sentono centinaia di un campo di calcio.

Dopo l’iniziale equilibrio la Spal prende coraggio e gioca dieci minuti di grandi qualità. In questa fase arriva il gol di Castro con un bel colpo di testa su un delizioso servizio di Di Francesco (Loiacono in difficoltà su di lui).

Dopo quel periodo di difficoltà, però, è la Reggina a tenere le fila dell’incontro. Soprattutto nella ripresa e dopo che Toscano ridisegna la squadra con il 4-4-1.   Gli amaranto sono sfortunati nel trovare un palo con Denis in avvio di secondo tempo. Attorno al quarto  d’ora, però, la formazione dello Stretto ha il torto di sbagliare nuovamente un rigore e ancora con l’argentino.

Denis si fa ipnotizzare da Berisha che, dopo quell’intervento, si esalta e si consacra migliore in campo. Prima con un grande intervento su un tentativo dal limite di Crisetig e poi con un’ottima uscita bassa di piede su un tiro-cross di Rivas.

Nel finale viene espulso Castro per un fallo di reazione su Rossi ed è l’unico momento in cui ci si accorge della Spal nell’area avversaria nella ripresa.

La Reggina recrimina, ma ci ha messo del suo nell’ottenere meno di quanto avrebbe meritato.