Liotti e Rolando sembrano restare in cima alle gerarchie di Mimmo Toscano, mentre i due nuovi acquisti non incantano.
Mimmo Toscano, nel corso delle sue conferenze stampa, difficilmente parla a caso. Nelle sue ultime dichiarazioni ha lasciato intendere che molti nuovi acquisti hanno ancora bisogno di inserirsi nella dimensione entro cui si configura il suo gioco.
Non ha fatto nomi. Tuttavia, non è difficile notare come ad oggi sugli esterni ci siano state sempre scelte precise. Il tecnico non ha mai preferito a Gabriele Rolando e Daniele Liotti gli ultimi arrivati.
E, ad onor del vero, sembra avere buone motivazioni. Né Gianluca Di Chiara, né Mario Situm hanno offerto prestazioni all’altezza della loro fama.
I due sono arrivati con le credenziali di chi conosce la Serie B, l’ha fatta ad alti livelli e possono fare la differenza.
In questa fase il loro rendimento fatica a carburare, ma nelle potenzialità della squadra risiede anche la loro crescita.
Qualora dovessero migliorare fino a giocare al massimo delle loro capacità, la Reggina potrebbe trovare uno di quei salti di qualità necessari per elevare il proprio rendimento e diventare una squadra da quartieri alti della classifica.
Soprattutto nell’ottica di una potenziale alternanza in un ruolo dove Mimmo Toscano chiede molto ai suoi, soprattutto in termini di dispendio di energia.
E, attenzione, perché complice qualche problema fisico non si è ancora visto il miglior Rolando.
Se è il Di Chiara che abbiamo visto ad oggi, dico che era meglio Rubin