Inizia a prendere vigore il fronte dei malumori verso il tecnico, ma lui è felice di poter fare da scudo alla squadra con cui dovrà allestire un altro tipo di lavoro
Una vecchia legge del calcio dice che quando le cose non vanno bene il primo a finire nel mirino è l’allenatore. Soprattutto se il mercato è ancora lontano. Il teorema sta trovando puntuale applicazione anche dove sembrava impossibile potesse essere applicato: contro Mimmo Toscano.
Di certo c’è che, al momento, non è la prima preoccupazione del tecnico. Sa bene che questa è una settimana cruciale dove il suo ruolo sarà cruciale, ben oltre quelli che sono i tradizionali compiti di un allenatore.
Mimmo Toscano è ben felice di fare da scudo ai suoi calcatori. Ma ad essere in cima alle sue intenzioni è la voglia di trasmettere alla squadra le motivazioni giuste per non farsi prendere dallo scoramento in un periodo dove tutto sembra andare male.
Dovrà, perciò, vestire anche i panni dello psicologo, valutare il momento emotivo di ogni calciatore e metterlo nelle condizioni di dare il massimo nella sfida contro il Brescia. Ad agevolare, quantomeno parzialmente, il compito ci sarà il dato anagrafico della squadra. I giovani sono pochi e ci sono tanti elementi esperti che potranno recepire al meglio ciò che il tecnico proverà ad inculcargli.