Prova da libro degli orrori quella della squadra di Mimmo Toscano e, a fine partita, nessuno parla.
Bocche cucite, per la Reggina, a fine gara. Una scelta che risparmia ai protagonisti l’incombenza di dover spiegare come possa accadere che si offrano prestazioni come quelle viste al Bentegodi contro il Chievo.
I gialloblu di Alfredo Aglietti ne segnano tre agli amaranto ed il 3-0 va pure stretto ai veneti per quanto espresso. Evidentissima la complicità di una Reggina che non ci ha capito nulla. Non c’è un solo parametro su cui i padroni di casa non abbiano surclassato la squadra di Mimmo Toscano.
Il Chievo ha annientato la Reggina sotto il profilo fisico, tecnico e tattico. Ma il dato più allarmante è che gli amaranto sono mancati sotto il profilo della determinazione e della concentrazione.
Nel primo tempo il gol di Margiotta è arrivato in fotocopia rispetto al punto del 2-0, segno che neanche le difficoltà palesate durante la partita hanno fatto si che, in qualche modo, si sia posto riparo agli errori. Un gol subito in un primo tempo in cui ne sarebbero potuti arrivare altri tre o quattro al passivo, l’altro nella ripresa. Due gol che hanno legittimato la vittoria dei padroni di casa, mentre il tris di Rigione sugli sviluppi di un corner servono per amplificare l’imbarazzante prova amaranto.
Il palo colpito da Lafferty sull’1-0 è un episodio che ha girato a sfavore, ma questa Reggina ha fatto davvero poco per fare girare le situazioni a proprio favore.
Vietato, inoltre, parlare di assenze. Contribuirebbe ad aggravare la posizione di chi è andato in campo ed ha offerto una prova che, giustamente, farà infuriare i tifosi. Stavolta ne hanno tutte le ragioni.
Qualcosa c’è non può essere che giocano da schifo io da donna mi vergogno hanno giocato da schifo ma non si rendono conto pure l allenatore di buttare fuori quelli che non valgono perché nuoce tutta la squadra anziché andare avanti si va indietro ma datevi una smossa è portare in alto la regginaaaaaa
Solo chi non lo vuol capire non si rende conto che la squadra tutta non segue l’allenatore…non c’è alternativa tenuto conto che non si possono esonerare (almeno fino a gennaio) trenta calciatori