Bocche cucite dopo il pesante 0-3 patito sul campo del Chievo
La Reggina sceglie la strada del silenzio quando si perde, un’abitudine consolidata dell’era Gallo. Già in C accadeva che ai rari ko venivano seguiti dal zitti e mosca generale.
In serie B sta accadendo con una certa frequenza, sopratutto per alcune gare fuori casa e anche dopo la gara casalinga contro il Pisa. Una volta o due volte passi, ma reiteratamente è un’abitudine, un pò discutibile, da parte di chi deve prendere le decisioni nel club.
Dopo un’altra prova sconcertante, dopo un secco 0-3, dopo l’ennesimo silenzio stampa, cosa può accadere? Facile puntare il dito sull’allenatore, che eppure ha le sue responsabilità, ma sarebbe un facile capro espiatorio (oltretutto ben remunerato) in una situazione forse più complessa. Certo, se le dichiarazioni devono essere di prammatica o magari non fornire indicazioni serie (vedi gli sconcertanti casi di Denis e Situm, le cui non convocazioni sono state annunciate solo nel giorno della gara, a squadra già arrivata a Verona), allora meglio stare zitti.
La vicinanza della gara contro il Venezia, programmata per lunedì 14 dicembre, ore 21, allo stadio Granillo, forse potrebbe rinviate altre decisioni di rottura, certamente l’abbrivio preso dalla squadra è verso il basso: e il tour de force è appena all’inizio…