La squadra di Zanetti sfrutta bene gli esterni ed in attacco ha un grande bomber, abile sulle palle inattive
Il Venezia è una squadra che, come il Chievo, ha la caratteristica di giocare con due uomini per fascia. La squadra di Aglietti giocava con il 4-4-2, quella di Zanetti invece predilige il 4-3-3.
A, seconda delle contingenze, i lagunari cambiano l’assetto tattico in base alla natura del terzo centrocampista che, in genere, viene schierato assieme a Vacca e Fiordilino.
Si assiste così ad una trasformazione dinamica dal 4-3-3 al 4-3-1-2. Tuttavia, quello che c’è da temere è la capacità di sviluppare il gioco sugli esterni e soprattutto la capacità di servire bomber Forte.
Con le suoi otto reti l’ex attaccante della Juve Stabia si sta confermando mattatore di questo campionato e per la Reggina è una minaccia aggiuntiva se si considera le difficoltà palesate contro il Chievo Verona nel fronteggiare la rapidità sui palloni alti dell’altra squadra veneta.
C’è da capire se Mimmo Toscano. sulla base di quanto visto al Bentegodi, sia pronto a variare qualcosa ,soprattutto negli uomini offensivi. La retroguardia schierata a Verona era infatti la più bassa per statura media tra quelle schierabili.
Allo stesso modo si vedrà, a partita in corso, se si sarà provato a porre rimedio alle possibili inferiorità numerica che potranno sviluppare sulle corsie esterne. Ovviamente, dal proprio lato, gli amaranto proveranno a far valere l’abbondanza di uomini in altre zone del campo.