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Reggina, quando l’esonero è risolutivo e quando no: i precedenti. Ora tocca a Baroni

L’ex tecnico del Benevento è il quarto allenatore dell’era di Luca Gallo

Quello di Mimmo Toscano non è il primo esonero di Luca Gallo. Era già toccato a Roberto Cevoli, ma l’arrivo di Massimo Drago nella stagione 2018-2019 aveva portato pochi benefici. Dopo poche partite il tecnico crotonese venne rimpiazzato nuovamente dal trainer sanmarinese.

Nella storia della Reggina ci sono casi esemplificativi di come un avvicendamento tecnico possa segnare la svolta. Lillo Foti, soprattutto negli anni d’oro, ci è riuscito più volte.  Si pensi, ad esempio, a quando nella stagione 1996-1997 Vincenzo Guerini sostituì Adriano Buffoni. Una squadra che sembrava destinata ad essere fanalino di coda riuscì addirittura a restare nella parte sinistra della classifica con i gol di Dionigi, gli assist di Pasino e Criniti.

Due anni dopo Elio Gustinetti venne addirittura esonerato quando era in corsa per la Serie A.  Bolchi poi portò la Reggina in massima serie.  Altro esonero risolutivo fu quello di Bortolo Mutti che fece posto a Gigi De Canio e si arrivò all’incredibile spareggio vinto a Bergamo nel 2003.

L’anno dopo Giancarlo Camolese sostituì Colomba nella sua terza esperienza a Reggio e alla fine fu salvezza in massima serie.

Dopo il triennio di Mazzarri  (2004-2007), a Reggio arrivò Ficcadenti.  Inizialmente lo sostituì Ulivieri senza grandi risultati, ma ci fu un’incredibile finale con Orlandi.  In quel caso fu addirittura il secondo esonero a funzionare.

L’anno dopo Foti esonerò Orlandi in favore di Pillon, ma lo richiamò dopo pochissime partite. Era l’inizio di esoneri che iniziarono a non funzionare più, vista la retrocessione finale dalla A.  Come, ad esempio, nel caso di Novellino nel 2009-2020, al suo posto arrivò Ivo Iaconi.  Una squadra costruita per vincere si salvò solo grazie alla soluzione d’emergenza Breda (all’epoca tecnico della Primavera), terzo tecnico stagionale.

Dopo la prima parentesi positiva di Atzori, venne richiamato Breda in panchina nell’anno 2011-2012.  Per qualche partita lo sostituì Gregucci, peggiorando la situazione di un gruppo che avrebbe dovuto fare un campionato di vertice e che, invece, resto fuori dai play off. Alla fine tornò Breda.

Nella stagione 2012-2013, invece, Davide Dionigi firmò un biennale che non lo salvò dall’esonero a poche giornate dalla fine. Stavolta l’arrivo di Pillon fu fondamentale per ottenere la salvezza tra i cadetti.

L’anno dopo (2013-2014) altro disastro: partì Atzori, poche gare per Castori, ritorno di Atzori e, infine, conclusione con il tandem Gagliardi-Zanin e amara retrocessione.

Nel 2014-2015 squadra in Serie C: inizio con Cozza, esonero e chiamata per Alberti, a sua volta esonerato per far posto a Giacomo Tedesco. Se non altro finì bene, con lo spareggio di Messina e le note vicende legate alla restituzione dei punti.

Dopo i fallimento ci sono stati tre anni senza esoneri: prima Ciccio Cozza per tutto l’anno di D nel 2015-2016 (Quarto posto), poi Karel Zeman (2016-2017, salvezza in C) e  Agenore Maurizi (2017-2018, salvezza in C). Poi è arrivata l’epoca Gallo.

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