Amaranto chiamati ad una reazione dopo il faccia a faccia al Sant’Agata con la delegazione Ultras
Gli alibi sono per i perdenti, le giustificazioni per chi non sa assumersi il coraggio delle proprie azioni. In riva allo Stretto è arrivato il momento di invertire la rotta, di cambiare le sorti di una stagione non partita nel modo migliore.
Dopo il cambio alla guida tecnica tutti gli elementi della rosa sono stati messi con le spalle al muro, la palla ora passa a Denis e compagni. A loro viene chiesto di onorare la maglia amaranto e di farlo con la dignità che la piazza reggina pretende.
Il faccia a faccia con la delegazione Ultras avuto all’indomani della brutta sconfitta casalinga contro il Cittadella, può e deve essere lo spartiacque del torneo per gli amaranto. Può e deve rappresentare la svolta chiesta dalla tifoseria.
In una stagione anomala, caratterizzata proprio dall’assenza del tifo sugli spalti, da partite giocate nel silenzio più assordante e in un’atmosfera del tutto surreale, l’incontro con la parte più calda e vera dell’intero sistema-calcio, non può che smuovere le coscienze di chi finora forse non si è speso a sufficienza, di chi ha lesinato impegno e carattere.
Non contano più le assenze, non contano più le difficoltà contingenti, ora serve il carattere, il cuore, il desiderio di rivalsa. Ora serve la passione.