Sono due reduci dalla passata stagione, dopo l’esonero di Mimmo Toscano hanno offerto buone prestazioni anche con Baroni che, però, ora può schierarne solo uno alla volta
La gara di Vicenza ha lasciato in eredità alla Reggina una prestazione che è giusto definire positiva. Marco Baroni sembra aver trovato un equilibrio efficace con un 4-3-3 che, però, è in molte fasi del match è stato possibile definire come 4-1-4-1.
A lungo nel corso della partita si è vista la squadra schierata su quattro linee dove a fare da raccordo tra tra difesa e centrocampo c’era Crisetig schierato davanti alla difesa.
Tra i più positivi c’è sicuramente stato Nicolò Bianchi. Al di là del gol contro la sua ex squadra, il reduce dalla promozione della passata stagione è stato schierato per dare fisicità all’undici.
Non sarà sfuggito ai più come, soprattutto in fase offensiva, si andava ad allineare al trequartista Folorunsho, andando a saltare in area.
L’ex Vicenza e l’italo-nigeriano, di fatto, sono stati un escamotage per sopperire all’assenza di attaccanti veri, mandandoli a saltare sui cross di Di Chiara. E, a ben ricordare il gol, la mossa si è rivelata efficace.
L’inserimento nella squadra titolare di Bianchi è costato il posto a Ciccio De Rose. Il capitano non aveva demeritato contro il Cittadella, ma si ha la sensazione che anche a Reggio Emilia Baroni proverà a riproporre Bianchi.
La motivazione risiede nelle caratteristiche del giocatore e nella sua capacità di inserimento. Il perdurare dell’emergenza offensiva renderà perciò quasi scontata la scelta di rivedere l’ex Novara.