Il tecnico amaranto con ridottissime alternative: a gennaio bisognerà mettere mano all’organico
Tre partite per poi provare a tuffarsi sul mercato, la posizione e il bottino raccolto non può essere un semplice dettaglio. La Reggina di Baroni, stante la situazione emergenziale in termini di disponibilità dei calciatori in rosa, ha sostanzialmente due strade: vincere, magari facendo girare il verso della fortuna, oppure sperare in qualche miracolo, rattoppare qui e lì i buchi che stanno diventando voragini e attendere buone nuove dal calciomercato.
Marco Baroni, parlando dei secondi tempi è stato chiaro. Undici punti persi rispetto ai risultati maturati nelle prime frazioni di gioco non sono mica un dettaglio: “Le cose nel calcio non avvengono per caso. Ci sono tante componenti che sicuramente portano ad una flessione. E’ un campionato ad ostacoli per tante ragioni, di certo dobbiamo porre rimedio a questo dettaglio dei secondi tempi”, la sottolineatura del mister. Che poi ha ulteriormente aggiunto, senza particolare intento polemico, ma solo dati e fatti alla mano: “ I cinque cambi poi, per chi può attuarli, possono davvero cambiare il volto della squadra“.
Per chi può appunto, la Reggina messa a disposizione del 57enne fiorentino è impossibilitata a ragionare con le alternative. Con un solo attaccante di ruolo a disposizione e altri ragazzi quasi mai o mai impiegati (vedi Peli, Mastour e Marcucci), è del tutto evidente che oggi è già il futuro immediato, ma bisogna mettere nelle condizioni Baroni di incidere e decidere: con questi presupposti può solo sperare in un qualche miracolo.
