Il difensore di proprietà dell’Atalanta è noto per la sua qualità di jolly, ma da esterno di difesa si destreggia al massimo
Enrico Delprato ha, tra le sue grandi qualità, quella di poter occupare più ruoli. In questi primi mesi alla Reggina lo si è visto difensore centrale nel pacchetto a tre, terzo a destra, terzo a sinistra, mediano davanti alla difesa e quinto a destra nel 3-5-2.
La sua grande polivalenza è una caratteristica rimarcata da diversi suoi ex allenatori, tra cui Roberto Breda. Il suo salto di qualità a livello personale potrebbe, però, passare per la specializzazione in un ruolo preciso.
Quello di terzino destro, in una retroguardia a quattro, è quello che ha scelto per lui Marco Baroni. Per certi versi sembra un ruolo che si addice perfettamente alle sue caratteristiche.
Giocando da difensore centrale, in qualche caso, ha pagato una capacità non irresistibile di fronteggiare attaccanti ben più dotati di lui sotto il profilo fisico. Da quinto a destra non sembra avere la qualità offensiva tale da essere una risorsa per l’attacco della propria squadra.
Da terzino destro, invece, sembra poter mettere a frutto tutte le sue capacità che lo rendono un calciatore molto rapido, in grado di saper fare tutto con buoni risultati, ma forse nulla alla perfezione.
Baroni, per il momento, lo vede lì e oggi i risultati paiono dargli ragione.