A Reggio Emilia amaranto ancora una volta costretti a chiudere una gara in inferiorità numerica
Diversi i tabù sfatati dalla Reggina nella trasferta in casa della Reggiana. Primo fra tutti quello delle vittorie in trasferta. Il successo lontano dal Granillo mancava infatti dallo scorso mese di marzo. Poi quello del calo nel secondo tempo. La Reggina finora aveva quasi sempre peggiorato il suo risultato nella seconda frazione di gioco. Quindi la prima rete di Bellomo che finalmente si è sbloccato.
Un dato, però, continua a far storcere il naso ai tifosi reggini ed è quello relativo al numero di gare chiuse dagli amaranto in inferiorità numerica. Sono ben 5 le partite di questo torneo in cui la Reggina è stata costretta a stringere i denti nel finale (o non solo) per ovviare all’inferiorità numerica.
Primo caso Reggina-Spal, alla sesta giornata, con l’espulsione diretta di Menez per proteste (gara poi persa 0-1). Quindi Reggina-Pisa, all’ottavo turno, quando a finire anzitempo sotto la doccia fu Crisetig allontanato dal campo per doppia ammonizione (la gara terminò con la rimonta ospite proprio nei minuti finali, 1-2). Doppia ammonizione anche per Folorunsho nel turno successivo in occasione di Monza-Reggina 1-0. Quindi tre gare senza cartellini fino alla sfida casalinga contro il Cittadella caratterizzata dal rosso a Liotti e dalla rimonta della squadra veneta (1-3). Infine l’espulsione, per doppio ammonizione, a Stavropoulos nella gara in casa della Reggiana, questa fortunatamente vinta dagli amaranto.