Grande elasticità per l’allenatore che sembra aver trovato nel 4-3-3 il modulo che più si addice alle caratteristiche della squadra
Pierpaolo Bisoli è un allenatore che, in Serie B, non ha bisogno di grandi presentazioni. Il tecnico è alla guida di una squadra che, come accade per quasi tutte le formazioni del campionato cadetto, si avvale di una rosa competitiva.
Soprattutto in attacco può permettersi di mandare in campo uno che ormai è abituato alla B come Strizzolo, ma soprattutto di tenere in panchina uomini come Ciofani e il grande ex della sfida Fabio Ceravolo (non ci sarà).
L’ex Pordenone e l’ex Frosinone sono calciatori che si fanno valere molto nel gioco aereo, dunque toccherà ai difensori amaranto contrastare in maniera efficace una delle grandi risorse del gioco lombardo.
I grigiorossi, il cui nome evoca brutti ricordi alla Reggina e risalenti allo spareggio di Pescara del 1989, arriveranno al Granillo con qualche problema in difesa dove si registrerà la squalifica di un altro uomo esperto come Terranova, ma anche l’indisponibilità di Crescenzi e Fornasier.
A centrocampo, invece, non ci sarà un altro uomo appiedato dal giudice sportivo, ossia Castagnetti.
Sotto il profilo del modulo Bisoli, nelle ultime settimane, sembra aver trovato un equilibrio che lo soddisfa con il 4-3-3. Questo, di fatto, non dovrebbe dare superiorità numerica sugli esterni ad una Reggina che, dall’avvento di Baroni in poi, è riuscita a beneficiare della novità tattica apportata dal nuovo tecnico.
Tuttavia, la Cremonese ha tanti calciatori abituati a giocare con costanza in Serie B e tra le caratteristiche ha quella di riuscire a muoversi in campo in maniera tale da andare a generare a partita in corso l’atteggiamento tattico più funzionale alla gara che va ad affrontare. Ma soprattutto non ci si faccia ingannare della classifica, la rosa ha tanta qualità.
La Reggina, però, soprattutto in questa fase non può permettersi di sottovalutare nessuno.