Nei sette minuti finali la squadra amaranto offre ai marchigiani i tre punti di una partita già vinta

Cosa si sarebbe detto se Ascoli-Reggina fosse finita all’83’? Probabilmente si sarebbe raccontato di come, per l’ennesima volta, Marco Baroni fosse stato in grado di di dar agli amaranto un’impronta adatta a giocar tra i cadetti.  Di come erano arrivato l’ennesimo risultato positivo. E invece no.  Negli ultimi sette minuti regolamentari è accaduto quello che nessuno avrebbe voluto.

Gli amaranto si sono schiacciati troppo, ma erano rimasti corti. Dopo gli ultimi cambi è sembrato però che la squadra avesse perso un po’ di dinamicità,  Di certo c’è che che nella vittoria bianconera ci sono tanti regali da parte degli ospiti.  Nella gestione, nell’incapacità di chiudere una partita dominata nel primo tempo e nei gol subiti dove ci sono anche responsabilità di Guarna.

Minuto 83′ Cangiano si incunea in area, sfugge a Cionek a difesa, schierata e scarica un destro da posizione quasi impossibile che non dovrebbe mai passare con il portiere che copre il primo  palo. Eppure Guarna ci mette del suo.

L’1-1 sembrava già una sciagura, ma il peggio doveva ancora arrivare. Perché al 90′ Kragl si inventa un destro dal limite violento che vale i tre punti per i padroni di casa, fanalino di coda.

Un gol che, di fatto, cancella tutto il buon primo tempo che resta solo un lontano ricordo. Assieme al quinto gol stagionale di Liotti, su assist di Delprato, che sembrava essere l’inizio di una bella giornata.