Tifo Reggina
Sito appartenente al Network
Cerca
Close this search box.

Reggina: dura da digerire, ma Ascoli si trasformi in un punto di partenza

Quella del Del Duca è una sconfitta amara, ma si può ripartire con la consapevolezza che nulla è perduto.

Giornata numero diciassette.  Il campionato di B si ferma (molto poco a dire il vero, solo un paio di settimane) e si apre il mercato.  Quanto basta affinché le squadre cadette inizino a trarre bilanci di “ciò che è  stato”, analizzino ciò “che è” e inizino a programmare “ciò che potrebbe essere”.

Lo fa anche la Reggina.  Lo fa dopo una sconfitta che fa male, ma è simile tante altre in questo campionato Dire che va tutto bene sarebbe un giudizio non coerente con la realtà, ma anche limitarsi a piangere sul latte versato sarebbe deleterio.

Ascoli, proprio per questo,  può diventare un punto di partenza. Anzi, di ripartenza. La prima cosa da fare è guardare la classifica.

La Reggina riparte da una posizione che equivale alla salvezza. Ed è già molto se si considera l’andazzo che si era preso poco meno di un mese fa.

Si, salvezza. Un termine che occorre ripetere senza paura, mettendo da parte i proclami iniziali. Sì, perché c’è da scommettere sul fatto che più di uno con a cuore i tifosi amaranto, durante la gara contro l‘Ascoli, aveva immaginato che la terza vittoria consecutiva fosse ad un passo e stava già contando i punti di lontananza dai play off.

Debolezze tipiche e giustificabili, almeno per i tifosi meno scaramantici.

Non funziona così.  La B si gioca sui centimetri, quelli che spesso la Reggina si è vista rimontare dagli avversari sul rettilineo finale. E non è mai una casualità.

Ripartire nel modo giusto significa prendere consapevolezza del fatto che questa squadra ha dei limiti. Quelli che l’hanno fatta perdere quattro-cinque partite allo stesso modo.  Quelli che, in questo momento, impongono di volare bassi.

Ma ripartire nel modo giusto equivarrebbe anche ad aspettarsi interventi importanti (non nel senso di onerosi) da parte della società sul mercato.  Una squadra che non ha un attaccante prolifico e continua a perdere partite anche (non solo) per errori dei portieri, sembra persino facile da rafforzare.

Ma, pur senza rivoluzioni, c’è la sensazione che questa rosa abbia bisogno di almeno quattro-cinque innesti. Di questi almeno due o tre dovranno essere nomi abituati a giocare il campionato cadetto e magari altri potranno avere caratteristiche alla Rivas o Folorunsho. Elementi giovani ma con spiccate doti fisiche o tecniche e in grado di essere pronti da subito per dare scelta a Baroni.

L’alternativa è sottoporsi al rischio di non essere adeguati ad una lotta che, soprattutto nel girone di ritorno, si farà serrata.

 

 

Subscribe
Notificami
guest

1 Commento
più nuovi
più vecchi più votati
Inline Feedbacks
View all comments
TEX
TEX
3 anni fa

POCHE PAROLE E FRONZOLI VARI: SE GALLO VUOLE MANTENERE LA CATEGORIA DEVE FARE GLI INNESTI CHE BARONE GLI SUGGERISCE, ALTRIMENTI ANDREMO INCONTRO AD ALTRI ASCOLI, ENTELLA, VENEZIA, VICENZA ECC., CIOE’ AVANZATE ROMANE E RITIRATE GRECHE (CON LE BRACHE CALATE E CON I DOVEROSI RINGRAZIAMENTI DEGLI AVVERSARI PER TANTA GRAZIA RICEVUTA); IL TEMPO DEI PROCLAMI E’ ABBONDANTEMENTE FINITO…ORA DEVE INIZIARE QUELLO DEI FATTI CONCRETI.

Articoli correlati

Il quarto posto e i play off sono blindati, ma almeno in teoria si può...
Si dice che si dovrà ripartire da questa squadra, ma il girone di ritorno è...
La formazione amaranto potrebbe presentarsi a ranghi completi contro il Locri...

Dal Network

La squadra è ormai ad un livello che le consente di vincere praticamente tutte le...

L’incontro tra Maiello e Zola: una storia di perdono e riconciliazione. In una domenica che...

Nuova formula per la competizione che un tempo metteva di fronte la squadra che vinceva...

Altre notizie

Tifo Reggina