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Pescara-Reggina, un girone dopo: gli amaranto potrebbero presentare nove undicesimi diversi

Quanto il mercato e l’evoluzione di un campionato può cambiare la fisionomia di una squadra? Tanto. Basta confrontare la squadra che andrà in campo sabato con quella che giocò l’andata.

Tra un girone e l’altro, nella vita calcistica, a volte sembra passare una vita. Mai, però, forse come in questa stagione la Reggina avrà una fisionomia radicalmente diversa rispetto a quella che presentava in occasione della sfida con gli abruzzesi dell’andata.

Gli amaranto giocarono inizialmente con il 3-4-1-2. In porta c’era Plizzari. La difesa era composta da Loiacono, Gasparetto e Rossi. Delprato agiva a destra, Bianchi e Crisetig erano i due centrali di centrocampo, con Liotti a sinistra. Bellomo, invece, era stato schierato alle spalle di Menez.

Non ci sono dubbi sul fatto che la Reggina a Pescara giocherà con il 4-2-3-1. Ma il modulo non è l’unica novità.

Gli unici, tra quelli schierati all’andata contro il Pescara, più o meno certi di andare in campo sono Crisetig e Menez. Persino Loiacono, Liotti, Bianchi e Delprato che, comunque , hanno spesso trovato spazio con Baroni perché non sono al massimo o perché adesso c’è abbondanza potrebbero rientrare nella logica di scelte fatte dall’allenatore.

Tra la teoria e la pratica c’è, ovviamente, la facoltà di scelta di Marco Baroni.

 

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