Alle ore 14 gli amaranto se la vedranno con un tecnico legato al club dello Stretto, ma che non potrà fare sconti.
Roberto Breda non ha mai giocato nella Reggina. Può capitare, però, che un allenatore si leghi ad una piazza come se ci avesse giocato. Sì, perché l’ex capitano della Salernitana, una volta appesi gli scarpini al chiodo, ha mosso i primi passi da tecnico proprio al centro sportivo Sant’Agata.
Tra Primavera e prima squadra alla fine c’è almeno un lustro di lavoro speso in riva allo Stretto. E Breda era un tecnico ideale per quella che era la Reggina di allora, tutta pane e 3-5-2.
Un tecnico molto pragmatico il veneto che, però, nel Pescara dovrà adattarsi ad una rosa che forse non è costruita alla perfezione. Una organico quello abruzzese imbottito di centrocampisti dal nome importante e da altri calciatori al crepuscolo. La rosa, però, ha qualità e gli amaranto dovranno guardarsi dallo spirito di rivalsa degli avversari.
E, a proposito di mediani di qualità, l’ultimo arrivato in casa Pescara è Dessena. Potrebbe anche giocare dal primo minuto, in una formazione che dovrebbe schierarsi con il 4-2-3-1.
Davanti ad un altro ex Fiorillo, ci si può aspettare una difesa con Bellanova a destra e Masciangelo a sinistra. La coppia di centrali difensivi dovrebbe essere formata da Bocchetti e Sorensen, calciatori che hanno un passato anche in A ed alti livelli.
Come la ha anche il trio di mediani che Breda potrebbe schierare: Dessena, Valifiori, Rigoni. Dietro la punta Odgaard dovrebbe esserci spazio per Machin e Maistro.