Ospite della trasmissione “A tutto campo” su Rtc il direttore sportivo amaranto ha commentato mercato e momento

Dai fastosi proclami di questa estate alla dura presa di coscienza dopo le dure lezioni subite. La Reggina è stata costretta a rivedere in corsa gli obiettivi e con essi anche il modo per perseguirli. Il Ds amaranto Massimo Taibi, ospite della trasmissione “A tutto campo” su Rtc ha provato a fare chiarezza su alcuni aspetti, a cominciare dalla doppia rivoluzione operata prima nel mercato estivo, quindi in quello invernale.

 “All’inizio – ha spiegato – avevamo 30 over. La Serie B ti comporta che devi averne massimo 18, solo matematicamente serviva cambiarne 12. Per poterne inserire quattro-cinque di categoria ne abbiamo dovuti cambiare ben 17. A gennaio, poi, era normale cambiare per trovare giocatori che meglio si adattassero al sistema di gioco di Baroni. Pensavamo di cambiarne solo 6-7 ma ci siamo accorti che si poteva fare di più e non ci siamo fatti scappare alcune occasioni. In estate abbiamo fatto delle valutazioni su alcuni giocatori che pensavamo potessero fare bene come avevano fatto in C e abbiamo fatto acquisiti che ritenevamo potessero darci di più. Però se analizziamo chi è andato via adesso a gennaio sono quasi tutti giocatori dello scorso anno, il 90% dei giocatori presi in estate sono rimasti. Questo dimostra che il lavoro fatto quest’estate non era sbagliato”.

Ora la Reggina ha le carte in regola per venire fuori dai bassifondi della classifica “Quello che mi è piaciuto – riconosce – è che questa squadra con la mano di Baroni e gli ultimi acquisti ha mostrato di essere una squadra tosta. A Frosinone meritavamo di vincere, non dimentichiamo che tipo di gara abbiamo fatto con il Lecce nè il rigore che ci hanno negato contro la Salernitana. Questa è una squadra cresciuta parecchio.  Si vede la mano dell’allenatore, sabato il mister con i cambi è stato determinante. Nel calcio – prosegue – conta anche la fortuna, e noi quest’anno ci siamo trovati con parecchi infortuni, per diverse settimane siamo stati senza 5 attaccanti.  Questo è stato determinato dal Covid, perché per la prima volta una squadra si è trovata a restare cinque mesi ferma. Non siamo stati fortunati, abbiamo sbagliato diversi rigori e preso gol nel minuti finali in episodi sfortunati. L’anno scorso tutte queste situazioni erano a nostro favore, quest’anno non è stato così”.