Come all’andata gli episodi arbitrali sfavorevoli condizionano la gara  tra gli amaranto e i rossoblu

Il Cosenza, dalle sfide con la Reggina, si prende due punti e lo fa magari riscuotendo il credito che aveva da altre partite. La Reggina, dal derby con i silani, esce con quattro punti di meno.

Dopo l’episodio d’andata dopo il gol fantasma non assegnato agli amaranto, da cui scaturì il rigore fallito da Denis,  un altro episodio condiziona la gara con i lupi.

Il rigore che è valso il pareggio firmato da Carretta non c’è.  L’arbitro Marinelli ravvisa come falloso il contattto tra Menez in ripiegamento e Mbakogu.  In realtà il francese tocca la palla prima dell’avversario e viene letteralmente “calciato” dall’avversario.  L’arbitro viene tratto in inganno dall’inerzia dell’azione.

Agli amaranto potrebbe mancare un rigore  nel finale, dato che in occasione del colpo di testa di Montalto è ostacolato da una vistosissima trattenuta da parte di un avversario. Il giocatore, però, riesce a staccare e, in genere, in questi casi non si fischia.

Di certo c’è che, con il Var (la cui entrata in azione in Serie B era già prevista per questa stagione), le gare sarebbero andate diversamente.

Continua, nel frattempo, la saga degli errori arbitrali contro gli amaranto.  Dopo il rigore inesistente fischiato a favore contro il Lecce, è stato un crescendo.   Grave la mancata concessione del penalty a Frosinone per un atterramento su Menez, ma clamoroso quello non assegnato contro la Salernitana.

Tutte situazioni potenzialmente decisive.