Il tecnico ha fatto notare un particolare che a qualcuno poteva essere sfuggito, ma che forse descrive il personaggio
Con gli stadi chiusi, l’unico modo per misurare l’umore dei tifosi sono i social. Basta dare un’occhiata in giro per il web per avere contezza del fatto che, anche a ventiquattro ore di distanza dal derby di Cosenza, ci sia un certo affanno nel parlare di Baroni e dei suoi cambi ritardati.
Il tecnico è uno con le spalle larghe e nella prima intervista rilasciata alla televisione ufficiale del club non si è curato molto di come un gruppo di sostenitori amaranto stia facendo valere il proprio sacrosanto diritto di critica.
Tuttavia, c’è stato un passaggio del suo intervento piuttosto significativo. Quello in cui il tecnico si è autonomamente dichiarato ambizioso e voglioso di migliorarsi sempre. Circostanza nella quale ha sottolineato come la sua Reggina, al momento, non abbia mai vinto con una squadra che sta sopra il dodicesimo posto.
Segno che l’allenatore è attento sui punti su cui occorrerà migliorare, a partire dalla necessità di essere più concreti con squadre d’alta classifica. E la prossima squadra a fermarsi sullo Stretto sarà il Pordenone che è tra le prime dieci.
Le critiche se costruttive sono un bene, la critica del dopo gara, secondo me era opportuna, e non credo alle sue giustifiche per gli infortuni, e credo pure che squadra che vince non si tocca per dare certezza ed autostima.