Quarantacinque minuti di assoluta qualità per il fantasista barese che irrompe con forza nelle scelte di Baroni
Dopo esser finito nel dimenticatoio e aver guardato i suoi compagni dalla panchina senza neanche giocare un minuto nelle ultime tre partite, Nicola Bellomo conquista la palma di migliore in campo (assieme a Folorunsho) nel match contro il Pordenone.
È stato il numero 10 a cambiare l’inerzia di una sfida dura e spigolosa, in cui la Reggina, per la prima volta, ha fatto fatica ad imporre gioco ed in cui l’organizzata squadra di Tesser aveva le redini della manovra. È stato Bellomo a regalare fantasia, estro, creatività ad una squadra che, senza Menez, ne era rimasta priva. Sempre lui a prendersi rischi e azzardi che altri non potevano assumersi.
Ha scambiato con Folorunsho in quell’azione fantastica che ha portato al vantaggio amaranto. Un pallone perfetto quello servito al compagno, messo in area con i giri giusti ben conoscendo i tempi di inserimento dell’italo-nigeriano. Si è ripetuto servendo in profondità ad Okwonkwo un altro cioccolatino che l’attaccante ha però spedito sul fondo. Ha mostrato classe cristallina, tanta qualità e grande determinazione.
Grinta, fame, voglia di dimostrare che a 30 anni appena compiuti si è ancora decisivi, ma soprattutto il desiderio di sconfessare chi crede che Bellomo non serva a questa Reggina.
Bellomo è imprescindibile è l unico in grado di fare la differenza
Sottoscrivo in pieno