Gli amaranto con la vittoria ottenuta contro i friulani sono riusciti a centrare un obiettivo sfuggito fino ad ora
Pescara (due volte), Cremonese, Brescia, Reggiana, Entella. Non sono nomi a caso di squadre che militano nel campionato di Serie B. Sono gli avversari che hanno conosciuto il sapore della sconfitta giocando contro la Reggina. Ed hanno un comune denominatore: sono squadre che lottano per non retrocedere e stazionano nella parte bassa della classifica.
Fino ad ora erano state le uniche formazioni battute dalla Reggina che non era mai riuscita a battere una squadra che stesse nella colonna sinistra della classifica. Il tabù è stato infranto proprio contro il Pordenone per effetto del gol di Folorunsho.
Un obiettivo che, tra l’altro, era stato fissato in settimana proprio da Marco Baroni che aveva sottolineato come la sua squadra non avesse mai avuto ragione di una formazione che risiedesse in quartieri diversi da chi lotta per non retrocedere. Il pregio di vincere gli scontri diretti, rischiava di corrispondere al limite di andare a fare bottino pieno con chi stava più in alto in classifica. Un’anomia per un campionato come la B, dove non capita raramente che la Reggiana di turno, come accaduto nell’ultima giornata, possa andare a Cittadella e rifilarne tre a domicilio ai veneti.