La penuria di attaccanti sta inducendo il tecnico a non considerare mai l’ipotesi di giocare con due punte vere, ma dietro la riflessione ci sono diverse considerazioni
Nelle ultime due gare Marco Baroni ha scelto di schierare una squadra con il falso nueve. Un percorso intrapreso in nome del fatto che Adriano Montalto è stato disponibile a mezzo servizio a Cosenza e totalmente indisponibile contro il Pordenone.
Quando però l’attaccante siciliano è stato a disposizione, c’è chi ha notato quanto la squadra con i due attaccanti in campo sia riuscito ad essere sempre pericolosa. È capitato, ad esempio, a Pescara e a Cosenza.
Al momento Marco Baroni non ha mai considerato l’opzione dal primo minuto, pur ritenendola nelle disponibilità della squadra. Il primo motivo per il quale ciò avviene è in uno dei grandi punti di forza della squadra: Folorunsho. Il 4-2-3-1 attuale gli dà grande libertà di andare ad attaccare lo spazio come se fosse un attaccante e, al momento, i risultati rendono poco consigliabile variare un assetto che funziona.
Anche perché il centrocampista di proprietà del Napoli, oltre a far gol e a guadagnare rigori, assicura equilibrio. Più di quanto accadrebbe con un attaccante puro. Non a caso oggi la squadra soffre molto meno in fase difensiva.
L’altro motivo è che Baroni ha spesso avuto gli uomini contati. Avere Montalto e Denis rende necessario tenerne uno in panchina, anche perché da quando l’uso dell’argentino viene centellinato, il suo rendimento sembra molto migliorato.
Si attende che Petrelli possa quanto prima ritrovare la condizione migliore ed ampliare la scelta.