La gara contro la Spal apre un ciclo di partite ravvicinate e non sarà l’unico da qui alla fine del campionato
Prima di arrivare al punto, meglio partire dalla premessa. Quasi tutti gli allenatori dicono di pensare una partita alla volta. Non tutti, però, lo fanno. Soprattutto se all’orizzonte si profilano partite con un “peso” diverso nell’economia di un campionato.
La Reggina sabato gioca contro la Spal, martedì ospita l’Empoli e sabato va a Pisa. Tre partite in pochi giorni in cui, per la prima volta, Marco Baroni potrà beneficiare della rosa ampliata dal mercato di gennaio.
La campagna trasferimenti gli ha dato una rosa pletorica e ricca di scelte, soprattutto in alcune zone come la trequarti. È una novità per il tecnico, se si considera che nella prima parte della sua gestione ha avuto un calendario fitto ma non la stessa possibilità di scelta.
Al di là di quelle che potranno essere le dichiarazioni sarà interessante capire quale sarà il modello di gestione della rosa di fronte ad un calendario così fitto. Anche perché, a ben guardare il calendario da qui alla fine della stagione, non sarà la prima volta. La sensazione è che difficilmente Baroni muoverà, senza averne necessità, alcuni punti fermi della formazione base. Diverso potrebbe essere il discorso per i ruoli a cui richiede il maggiore dispendio energetico come, ad esempio, gli esterni d’attacco.