Zero le possibilità di rivedere i sostenitori amaranto allo stadio entro questa stagione, qualcuna in più che gli impianti possano riaprirsi nella prossima stagione
La stagione, per la Reggina e per tutte le altre squadre, finirà senza pubblico. L’unica immagine del Granillo con tifosi per la stagione 2020-2021 resteranno le 1000 presenze contro il Cosenza.
Nulla rispetto a quanti sostenitori avrebbe avuto la squadra del presidente Gallo con l’entusiasmo derivante da un ritorno in B aspettato ben sei anni. Qualcosa, però, potrebbe cambiare nella prossima stagione.
Inutile pensare che ci possa aspettare un Granillo pronto ad essere occupato al 100% della capienza. Ma iniziare ad immaginar la presenza massima di 6-8-10.000 presone è un traguardo raggiungibile.
Ci sono, però, degli step da perseguire a livello epidemiologico. A partire della vaccinazione e dalla sua efficacia. In tal senso risulterà importante quello che sarà il modus operandi relativo ad Euro 2021.
In tal senso si è espresso l’immunologo Francesco Le Foche nel corso della trasmissione Radio Anch’io su Radio Rai
“Dal punto di vista scientifico – ha evidenziato – quel che sappiamo per certo è che che i vaccini funzionano e riducono anche i contagi. Quindi la curva dovrebbe scendere a giugno, con un’immunità di massa tra il 45-50%”, aggiunge Le Foche, che poi continua. “Questo significa – ha aggiunto – l’ingresso di 15-20 mila spettatori, non oltre, per mantenere le misure di sicurezza ed il distanziamento”.
Una percentuale di capienza ipotizzata per l’Olimpico di Roma che, se proiettata sul Granillo, potrebbe considerabile tra i 5 e gli 8.000 posti. Senza dimenticare che la Reggina riprenderebbe a giocare alla fine della prossima estate, quando si auspica che la campagna vaccinale possa essere in stato più avanzato.