Il gol di Bianchi rende meno certe gerarchie che sembrano definite, ma non bisogna escludere soluzioni più difficili da pronosticare
Dopo il mercato di gennaio, l’arrivo di Marco Crimi ha innegabilmente spinto indietro Nicolò Bianchi nella graduatoria del minutaggio. La motivazione risiede nel fatto che l’ex Entella è un centrocampista più dinamico, più incontrista e forse più adatto a giocare nel 4-2-3-1 in molte circostanze.
Bianchi è probabilmente un elemento più completo, ma con caratteristiche ideali per certe partite e meno per altre. Il gol di Cittadella è uno di quei segnali che Marco Baroni raccoglie dal campo e che, talvolta, lo spinge a puntare fortemente su chi vive un momento positivo.
E allora chi andrà in campo contro il Vicenza? Probabilmente, almeno dall’inizio, solo due su tre tra Crisetig, Bianchi e Crimi. Il primo appare quello più sicuro del posto per il suo essere un elemento in grado di dare maggiore qualità, gli altri due si giocano una maglia. E non sarebbe un dramma che uno possa partire dalla panchina, anche perché Baroni punta molto a sottolineare l’importanza dei subentrati nell’economia del gruppo.
Attenzione, però, perché nella gara d’andata la Reggina propose un 4-1-4-1 che, volendo può diventare una reinterpretazione del 4-3-3 già visto contro il Chievo quando in campo andarono contemporaneamente Crisetig, Crimi e Bianchi.